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Attraverso le immagini di questo catalogo, il percorso che Zanardi ha compiuto fino a qui ci restituisce una conferma nel panorama dell'arte contemporanea italiana: la presenza di un'artista consapevole e preparata, specializzata nel raffinare ricordi individuali e memorie dimenticate con la sapiente arte della scultura e della fotografia, per raggiungere e sceverare il senso universale e collettivo. L'occhio e la mano, dunque, e fra essi l'oggetto visibile (il segno memoriale, il simulacro, la traccia residuale, il ritratto perduto) e quello immateriale del ricordo trasposto in immaginazione. (Dal testo "Serena Zanardi: una premessa critica, dieci anni dopo" di Luca Bochicchio)